Tumori del cavo orale

Il carcinoma orale a cellule squamose (OSCC) è una sfida importante per la salute pubblica, con oltre 745.000 casi segnalati in tutto il mondo (dati IARC). Nonostante le varie modalità di trattamento, tra cui chirurgia, radioterapia e chemioterapia, il tasso di mortalità a 5 anni rimane di circa il 60%. Inoltre, il rischio di sviluppo di un secondo OSCC primario dopo l'intervento chirurgico varia dal 17% al 30%, più alto di qualsiasi altro tipo di tumore ed è la principale causa di morte legata al cancro. 

Nella pratica clinica attuale, lo screening del cancro orale viene effettuato esclusivamente mediante ispezione visiva da parte dei medici di base o dei dentisti. In caso di lesioni sospette, i pazienti vengono indirizzati a patologi orali e maxillo-facciali per un'ulteriore biopsia diagnostica. Tuttavia, la biopsia richiede un approccio chirurgico invasivo che può causare disagio e può essere rifiutato dal paziente, riducendo la capacità di individuare questi casi. Inoltre, la diagnosi precoce può essere ostacolata dall'esperienza clinica del medico e dalla natura subdola delle lesioni, che potrebbero non essere rilevabili con il solo esame orale.

Attualmente non esiste un metodo disponibile in commercio per la diagnosi precoce del cancro orale. Negli ultimi decenni sono stati proposti diversi strumenti diagnostici non invasivi, tra cui la colorazione con blu di toluidina, l'autofluorescenza, la chemiluminescenza, la citologia esfoliativa e metodi diagnostici ottici come la spettroscopia Raman, la diffusione elastica, la riflettanza diffusa, l'imaging a banda stretta e la visualizzazione della fluorescenza. Tuttavia, questi metodi presentano diverse limitazioni legate alla bassa sensibilità e specificità e pertanto le loro applicazioni cliniche non sono state sviluppate.

Per questo la tecnologia non invasiva sviluppata da Studium Genetics risponde ad un bisogno diagnostico pressante.